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Come disinfettare gli occhiali e non farli appannare indossando la mascherina.

  • Immagine del redattore: alessia franco ottica
    alessia franco ottica
  • 29 mar 2022
  • Tempo di lettura: 5 min

Aggiornamento: 10 nov

La pandemia da COVID-19 ha fatto comprendere a tutti l’importanza di lavarsi le mani. Non è però l’unico motivo per garantirsi una buona igiene. Infatti, è necessario adottare una serie di accorgimenti di igiene generale anche per prevenire la diffusione di germi nocivi.

I germi sono presenti ovunque, anche su varie superfici delle nostre case e sugli oggetti che usiamo quotidianamente. Non c’è però motivo di preoccuparsi, perché è possibile eliminarne la maggior parte con poche e semplici pratiche igieniche.

Il lavaggio delle mani è un modo comprovato per garantire la pulizia ma non è l’unica misura di protezione contro la diffusione di germi nocivi. In casa, superfici come maniglie delle porte, interruttori della luce, rubinetti e ripiani dovrebbero essere puliti e igienizzati a fondo per limitare al minimo la diffusione di germi.

Altri oggetti che, talvolta, non vengono puliti e igienizzati con regolarità, sono quelli personali che usiamo e tocchiamo costantemente. Tra questi:

  1. Dispositivi digitali (cellulari, tablet e smartwatch) e computer (laptop, monitor e tastiere)

  2. Occhiali

  3. Carte di credito

  4. Chiavi, portafogli e borse

Perché è importante pulire gli oggetti toccati di frequente

Gli oggetti toccati di frequente possono essere contaminati da germi attraverso il contatto diretto con mani non lavate correttamente. Dunque, è necessario disinfettarli poiché è possibile averli contaminati prima ancora di aver pulito correttamente le mani.

È stato dimostrato che le superfici toccate frequentemente contribuiscono alla trasmissione di agenti patogeni, sia direttamente tramite il contatto della superficie con il viso o il corpo, sia indirettamente a causa della contaminazione delle mani e del successivo contatto con qualsiasi punto sensibile del corpo umano (a seconda del virus), compresi il naso e gli occhi. Gli agenti patogeni sono batteri, virus o microrganismi che possono causare malattie e che possono permanere sulle superfici se queste non vengono disinfettate correttamente. Studi scientifici hanno dimostrato che virus come quello dell’epatite A e il rotavirus possono rimanere infettivi sulle superfici per 2 mesi e oltre, mentre i virus respiratori rimangono vitali da diverse ore a diversi giorni. Anche il virus che causa il COVID-19 può sopravvivere sulle superfici. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) riporta che, secondo studi recenti, il virus può sopravvivere fino a 72 ore sulla plastica e sull’acciaio inossidabile, meno di 4 ore sul rame e meno di 24 ore sul cartone. Ciò dipende da svariati fattori come il tipo di superficie, la temperatura o l’umidità dell’ambiente.

Da diversi studi di ricerca sul contenuto batterico di alcuni oggetti toccati frequentemente che possono darci un’indicazione di quanto questi possano sporcarsi, è emerso che:

Dispositivi digitali

Tutti noi usiamo costantemente gli smartphone nel corso della giornata. Un’indagine condotta dall’azienda di assistenza tecnica Asurion operante a livello globale, ha stimato che l’americano medio tocca il telefono 96 volte al giorno e, quindi, è molto probabile che i germi vengano trasferiti sullo smartphone.

Uno studio dell’ Hochschule Furtwangen University ha analizzato la proliferazione batterica su 60 smartphone ed è risultato che, nel 100% dei telefoni non puliti, erano presenti piccole concentrazioni di batteri. La ricerca ha dimostrato che un touch screen da 4 pollici non pulito ospitava circa 60 microrganismi. È importante segnalare che non tutti questi microrganismi erano nocivi e pericolosi. Tuttavia, dallo studio è emerso anche che su questi touchscreen erano presenti ridotte quantità di alcuni batteri potenzialmente pericolosi, come l’Escherichia coli e che il 50% dei batteri erano potenzialmente patogeni. Lo stesso principio vale per tablet, smartwatch, schermi di computer, tastiere e computer portatili. Per tale motivo, è importante che le nostre buone pratiche igieniche includano anche la pulizia dei dispositivi digitali.

Carte di credito, chiavi, portafogli e borse

Pensa alle azioni abituali che compi in un negozio di alimentari o in un centro commerciale. Alla cassa, manipoli il portafoglio e la borsa, sia prima e sia dopo aver effettuato un pagamento. Durante il pagamento vengono toccate banconote o una carta di credito che sono stati maneggiati da un commesso del negozio. In seguito, se torni a casa in auto, dovrai toccare le chiavi dell’auto e poi quelle di casa.

Tutte queste azioni richiedono il maneggio di varie superfici e oggetti e, quindi, rendono indispensabile lavare le mani o igienizzare e disinfettare gli oggetti.

Occhiali

Secondo la American Academy of Ophthalmology alcuni agenti patogeni nocivi, tra cui il virus che causa il COVID-19, possono diffondersi, oltre che attraverso il naso e la bocca, anche attraverso gli occhi. Sebbene gli occhiali da vista e gli occhiali da sole non offrano una protezione completa dalle goccioline di saliva che possono trasportare agenti patogeni, possono comunque rappresentare una barriera aggiuntiva. Gli occhiali possono anche impedire di toccare o sfregare gli occhi, riducendo così la trasmissione dei germi tra le mani e gli occhi.

Nonostante forniscano un certo livello di protezione, gli occhiali sono però in una posizione esposta e a stretto contatto con la pelle, gli occhi, il naso e la bocca. Inoltre, per indossare e togliere gli occhiali è necessario usare le mani, il che significa che vengono maneggiati frequentemente.

Uno studio di ricerca ha esaminato il contenuto batterico degli occhiali indossati e ha analizzato l’effetto dell’utilizzo di diversi metodi di pulizia. Da questa ricerca è emerso che tutti gli occhiali erano contaminati da batteri. Per questo motivo, si può presumere che le lenti e le montature siano potenzialmente portatrici di germi e che, pertanto, si dovrebbero assolutamente pulire e disinfettare regolarmente con un apposito detergente per lenti.

Il modo migliore per pulire gli occhiali è usare un prodotto per la pulizia, come una salviettina per lenti o uno spray e un panno in microfibra. Uno studio recente dimostra che pulire le lenti con apposite salviettine di cellulosa, con o senza alcool, può eliminare fino al 99-100% dei batteri principali. Le salviettine pre-umidificate, come le Salviette per lenti ZEISS, possono pulire efficacemente le superfici ottiche, incluse le lenti con trattamenti specifici. Le salviettine alcoliche pre-umidificate sono progettate per non lasciare striature e per non causare graffi.

Come non fare appannare gli occhiali con la mascherina

Istituzioni come i Centers for Disease Control , consigliano di indossare mascherine nei luoghi pubblici per rallentare la diffusione di germi e malattie. Ma indossare una mascherina con gli occhiali può essere piuttosto scomodo o, addirittura, stressante. Quando si respira o si parla, l’aria calda fuoriesce dalla mascherina appannando gli occhiali. Per fortuna c’è una soluzione che consente di non appannare gli occhiali quando indossi la mascherina.

Prima di tutto, devi assicurarti di indossarla correttamente e che la mascherina si adatti bene. Con le mani pulite e prima di entrare in un luogo pubblico, fai aderire bene la striscia metallica pieghevole attorno al naso. Se usi una mascherina di stoffa fatta in casa, puoi cucire nel tessuto uno scovolino o un filo metallico morbido per modellarla intorno alla parte inferiore del ponte nasale. Un’applicazione corretta lascia fuoriuscire meno aria e riduce la formazione di condensa sulle lenti. Tuttavia, il modo più efficace per prevenire l’appannamento degli occhiali è usare uno spray o un kit antiappannamento.

Come usare il kit anti-appannamento per occhiali:

  1. Pulire le lenti con spray per lenti o salviettine per la pulizia per rimuovere polvere o sporco;

  2. inumidire il panno speciale per il trattamento AntiFog con uno o due spruzzi di spray antiappannamento;

  3. strofinare il panno su entrambi i lati delle lenti finché la superficie è uniformemente ricoperta e completamente asciutta;

  4. applicare AntiFog ogni 72 ore per garantire prestazioni ottimali.

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